In merito alla scuola di Selva abbiamo sempre posto, come elemento fondante di ogni ragionamento, la centralità della scuola stessa e la sua importanza per la nostra frazione e per Molinella tutta.
Gli avvenimenti degli ultimi giorni, dall’intervento dell’Assessora Regionale Isabella Conti all’Open Day di sabato 25 gennaio, ribadiscono con forza un messaggio chiaro: l’obiettivo, che richiede il contributo di tutti, è mantenere aperta la scuola di Selva.
La forte attenzione dimostrata dalla Regione Emilia-Romagna rappresenta una grande opportunità. Grazie a questo intervento, la chiusura della scuola non è più un destino inevitabile, ma una possibilità concreta da scongiurare. Questo punto fondamentale va oltre il semplice dibattito pubblico.
Indipendentemente dagli sviluppi recenti, mantenere chiari e ben definiti i contorni dell’operato dell’Assessora Otella Zappa non è solo opportuno, ma anche doveroso e necessario. Dal suo insediamento, l’Assessora ha davvero messo in campo ogni possibile azione per mantenere aperta la scuola di Selva? La risposta è no. Non vi è traccia di alcuna attività capillare, da lei voluta e promossa, per incentivare le famiglie del territorio a iscrivere i propri figli alla scuola di Selva. Allo stesso modo, nel bilancio di previsione dell’Ente, non risulta alcun provvedimento mirato a favorire questo obiettivo.
L’Assessora Zappa, sin dall’inizio, ha intrapreso la strada della chiusura della scuola, adottando modalità decisamente discutibili. Inizialmente ha motivato la decisione con presunti problemi di sicurezza, salvo poi spostare l’attenzione sul numero insufficiente di bambini, una volta emersa l’impossibilità di sostenere in modo credibile la prima tesi.
Ma la cosa più grave in assoluto è un’altra: il suo silenzio.
Facendo leva sui tentativi di due esponenti della lista pseudocivica di cui l’Assessora Zappa è figura di spicco — che da un lato hanno definito “accanimento terapeutico” ogni sforzo volto a salvare la scuola di Selva, e dall’altro hanno cercato, in modo tanto infondato quanto maldestro, di coinvolgere nella polemica strumentale persino le attività territoriali di Catechesi — l’Assessora ha scelto di non proferire parola.
Non ha fornito alcuna spiegazione sul merito delle sue scelte, sulle loro contraddizioni, né ha chiarito quale fosse il disegno politico o il reale obiettivo dell’Amministrazione dietro tali scelte. Non si è assunta nessuna responsabilità né personale né amministrativa né tantomeno politica: si è nascosta sottraendosi ad ogni dibattito o dichiarazione pubblica.
E continua a farlo.
Assessora, quello del silenzio è un diritto che non ha: il suo ruolo le impone il dovere della spiegazione delle sue scelte e, soprattutto, quello dell’assunzione pubblica delle responsabilità che ne conseguono.
Vale oggi per la scuola di Selva come varrà per ogni decisione che intenderà assumere durante il suo mandato.
La fuga è il rimedio dei vili non ciò di cui hanno bisogno Molinella ed i molinellesi: a questi servono invece Assessori capaci, competenti e responsabili.
Roberto Paltrinieri
Segretario del PD di Molinella