di Enrico Lazzari

 

Lo scorso 25 marzo 2020, in piena emergenza Covid-19, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la nuova legge sull’Editoria, diventando quindi operativa.

Le premesse della nuova legge non possono che mettere d’accordo tutti, visti i dati non certo positivi sugli indici di lettura in Italia.

La legge si pone infatti l’obiettivo di “diffondere l’abitudine alla lettura, come strumento per la crescita individuale e per lo sviluppo civile, sociale ed economico della Nazione, e favorire l’aumento del numero dei lettori, valorizzando l’immagine sociale del libro e della lettura”.

Tra gli intenti, anche quello di “promuovere la frequentazione delle biblioteche e delle librerie e la conoscenza della produzione libraria italiana, incentivandone la diffusione e la fruizione”.

Sono 1.564 gli editori attivi censiti nel 2018

  • il 51,1% ha pubblicato un numero massimo di 10 titoli all’anno (“piccoli editori”),
  • il 33,8% fra le 11 e le 50 opere (“medi editori”)
  • il 15,2% ha pubblicato più di 50 opere annue (“grandi editori”).

I grandi editori coprono quasi l’80% della produzione in termini di titoli (79,4%) e il 90% della tiratura.

Il 2018 conferma il trend in crescita della produzione editoriale dell’anno precedente.

Rispetto al 2017 si rileva un lieve aumento della produzione editoriale (+1,1% in totale; +1,2% per i grandi; +1,7% per i medi e -3,3% per i piccoli) in un mercato che punta sempre più sulla novità (61,7% di “prime edizioni”) e meno sulla longevità dei prodotti pubblicati (32,7% di “ristampe” e 5,6% di “edizioni successive”).

Oltre il 50,0% degli editori attivi ha sede nel Nord del Paese (31,4% nel Nord-ovest e 20,8% nel Nordest), il 29,8% al Centro e il 18% nel Mezzogiorno (12,9% al Sud e 5,1% nelle Isole). In Lombardia e nel Lazio opera il maggior numero di editori attivi (20,3% e 17,3%): due regioni che insieme ospitano il 48,1 dei grandi operatori, il 38,6% dei medi e un terzo dei piccoli. In particolare, a Milano e Roma si concentra circa un quarto degli editori attivi e il 39,7% dei grandi marchi.

Dall’ultimo rapporto Istat emerge che il pubblico più affezionato alla lettura è rappresentato dalle ragazze tra gli 11 e i 19 anni (oltre il 60% ha letto almeno un libro nell’anno).

Tra uomini e donne c’è un divario rilevante. 
Nel 2018 la percentuale delle lettrici è del 46,2% e quella dei lettori è al 34,7%. Il divario si manifesta dal 1988, anno in cui risultavano lettori il 39,3% delle donne rispetto al 33,7% degli uomini. Nel 2018 si osserva tuttavia un aumento significativo di 4,2 punti percentuali tra i maschi da 25 a 34 anni.

Tra i canali di vendita gli store online coprono oggi più di un libro su quattro (il 26,7%, in crescita di 2,7 punti percentuali rispetto l’anno precedente) mentre prosegue la perdita di quote di mercato da parte delle librerie: coprono nel 2019 il 66,2% delle vendite di varia (in calo di 2,8 punti percentuali).

Stabile la grande distribuzione organizzata (dal 7% al 7,1%).

In dieci anni gli store online sono passati dal 3,8% al 26,7% sottraendo spazi alla grande distribuzione (dal 18% al 7,1%) e alle librerie (dal 78,2% al 66,2%).

I dati Istat, analoghi a quelli relativi ai maggiori paesi europei, Francia e Germania in testa, segnalano il calo delle librerie: nel 2012 erano attive nel nostro Paese 3.544 librerie, diventate 3.299 nel 2017, con un saldo negativo di 245 (-6,9%).

Vediamo più in dettaglio gli aspetti principali di questa legge:

  • per promuovere la lettura sono necessari degli investimenti economici (anche) statali importanti. A questo proposito, con la nuova legge viene istituito “il Fondo (gestito dal Centro per il libro e la lettura, ndr) per l’attuazione del “Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura”, con una dotazione di 4.350.000 euro annui a decorrere dall’anno 2020;
  • articolo 3 della legge è dedicato ai cosiddetti “Patti locali per la lettura”, intesi “a coinvolgere le biblioteche e altri soggetti pubblici, in particolare le scuole, nonché soggetti privati operanti sul territorio interessati alla promozione della lettura”;
  • articolo 4 invece è dedicato alla nomina, di anno in anno, della “Capitale italiana del libro”: la selezione avviene sulla base dei progetti presentati dalle città che si candidano al titolo, e “i progetti della città assegnataria sono finanziati entro il limite di spesa di 500.000 euro annui a decorrere dall’anno 2020”;
  • promozione della lettura nelle scuole (a questo proposito, ricordiamo da anni sono attivi progetti come IoLeggoPerché Libriamoci): in questo caso viene stanziata la spesa di 1 milione di euro sia per il 2020 sia per il 2021;
  • tra le novità più interessanti della legge, descritta all’articolo 6, una misura per il contrasto della povertà educativa e culturale: per contrastarla e per promuovere la diffusione della lettura, “lo Stato contribuisce alle spese per l’acquisto di libri, prodotti e servizi culturali da parte di cittadini italiani e stranieri residenti nel territorio nazionale appartenenti a nuclei familiari economicamente svantaggiati, attraverso l’istituzione della ‘Carta della cultura’. Si tratta di “una carta elettronica di importo nominale pari a 100 euro, utilizzabile dal titolare, entro un anno dal suo rilascio, nei pagamenti per l’acquisto di libri, anche digitali, muniti di codice ISBN”;
  • la vendita di libri ai consumatori finali, da chiunque e con qualsiasi modalità effettuata, è consentita con uno sconto fino al 5 % del prezzo.

Il limite massimo di sconto di cui al primo periodo è elevato al 15 per cento per i libri adottati dalle istituzioni scolastiche come libri di testo.

Per un solo mese all’anno, per ciascun marchio editoriale, le case editrici possono offrire sul prezzo di vendita dei propri libri uno sconto maggiore ma non superiore al 20%.

Per capire maggiormente l’importanza di questa legge sull’editoria abbiamo chiesto un commento a Margherita Carlotti, la quale oltre ad essere Assessore alla Cultura del Comune di Molinella lavora presso la Libreria indipendente Biblion.

La legge del libro approvata in questi giorni è un provvedimento che i librai (soprattutto quelli indipendenti) attendevano da tanto tempo.
In Francia, ad esempio, una legge molto simile esiste dal 1981 ed ha garantito che molte librerie riuscissero a superare la crisi degli ultimi anni senza dover chiudere.
Con le nuove misure messe in campo finalmente si riconosce e si valorizza il ruolo che le librerie fisiche hanno sul territorio in cui si trovano.
Esse infatti, nella maggior parte dei casi, non sono solo esercizi commerciali, ma veri e propri presidi culturali. Collaborando con le amministrazioni e le associazioni locali, le librerie organizzano incontri con gli autori, letture e laboratori per i più piccoli, attività con le scuole, gruppi di lettura e corsi di scrittura. In questo modo diventano luoghi di aggregazione e acquisiscono un ruolo centrale nella vita culturale di una comunità.
Fondamentale nella nuova legge è il punto che limita lo sconto sul prezzo di copertina al 5% PER TUTTI.
Prima di questo provvedimento il mercato era fortemente impari: i grandi siti di e-commerce (Amazon su tutti) e le librerie di catena, avendo sconti maggiori dagli editori e dalla distribuzione, potevano permettersi di vendere i libri con uno sconto del 15% sul prezzo di copertina.
Una libreria indipendente, invece, avendo minor mercato e quindi minor margine di trattativa con la distribuzione non poteva certo competere.
Il mercato era dunque tutto sbilanciato verso l’online in primis e verso i grossi punti vendita di catena, penalizzando moltissimo quelle piccole librerie/presidi culturali così importanti per il territorio.
Ora invece, almeno su questo terreno, si gioca ad armi pari.
A chi dice che che questo cambiamento penalizza i lettori perché dovranno pagare i libri un po’ di più, dico: aspettate e vedrete che gli editori -sapendo che i loro libri non potranno più essere scontati- abbasseranno i prezzi di copertina e allora ci guadagneremo tutti.
Vi lascio con una frase:
“Vorrei che tutti leggessero,
non per diventare letterati o poeti,
ma perché nessuno sia più schiavo”

 

Fonti: