Con poco entusiasmo, ma con la decisa intenzione di fare chiarezza una volta per tutte, rispondo all’articolo intitolato “Che problema c’è?” firmato dal Capogruppo di Molinella Civica, Paolo Sgarbi, e pubblicato sul notiziario comunale n. 35 del Novembre 2012.
Le questioni trattate sono sostanzialmente due: le aliquote IMU nel nostro Comune e la ricerca di alleanze del PD di Molinella.
Per quanto riguarda l’IMU invitiamo Molinella Civica (da ora in poi MC) e i lettori del nostro periodico a leggere la tabella (che pubblichiamo in queste pagine) realizzata da Confabitare (Associazione Proprietari Immobiliari) con le aliquote IMU definitive per l’anno 2012 deliberate dai 60 consigli comunali della provincia di Bologna. Se la confrontiamo con quella pubblicata sul periodico di MC (n. 3 dell’Ottobre 2012) notiamo che quest’ultima elenca le aliquote e la popolazione di 54 comuni sui 60 della provincia bolognese. Quindi, ne mancano 6 all’appello: Ozzano dell’Emilia, San Pietro in Casale, Monzuno, Monterenzio, Galliera e Gaggio Montano. Questi 6 comuni mancanti applicano un’aliquota IMU sull’abitazione principale che varia dal 5 al 5,4 per mille e, complessivamente, hanno una popolazione di circa 48.000 abitanti. Pertanto, le percentuali ricavate dall’analisi statistica di MC sono sbagliate poiché omettono una parte non trascurabile di popolazione che, tra l’altro, paga un’aliquota più alta di quella applicata a Molinella (4,9 per mille). Inoltre, nella tabella pubblicata da MC, per il comune di Minerbio viene indicata un’aliquota del 4 per mille quando in realtà il Consiglio comunale ha deliberato il 4,8.
Invito, quindi, MC a correggere i dati che ha pubblicato perché sono incompleti e inesatti. Inoltre, mi sfugge il motivo per cui siano state elencate anche le aliquote dei comuni di Ferrara, Comacchio, Argenta e Portomaggiore: cosa c’entrano con la provincia di Bologna? Sono forse stati inseriti nella tabella per la loro vicinanza territoriale (Comacchio e Ferrara??) o per l’aliquota da essi applicata, più bassa rispetto a quella di Molinella? Se l’intenzione di chi ha curato la ricerca fosse stata quella di fornire un quadro informativo completo, avrebbe dovuto elencare e confrontare le aliquote applicate da tutti i capoluoghi di provincia rilevando che su 10 città capoluogo, 7 hanno aliquote varianti dal 4,8 al 6 per mille. Infine, in statistica, sarebbe buona norma evitare di sommare le pere con le mele: entrambe sono frutti ma differenti e le medie statistiche è meglio farle con elementi omogenei e non per far risultare ed esaltare il dato che fa comodo. Bologna capoluogo ne è la prova. Rientra, ovviamente, nella provincia di Bologna ma è altrettanto ovvio che è un campione poco omogeneo con il resto dei comuni della provincia, sia per la maggiore tensione abitativa che per il bilancio dell’amministrazione comunale. Infatti, l’aliquota del 4 per mille applicata ai suoi 380.000 abitanti (pari al 38% della popolazione complessiva della provincia che è di circa 1 milione di abitanti) finisce per “alterare”, in modo significativo, il dato statistico ricavato. Proprio come nella famosa “statistica dei polli” di Trilussa.
Dal rapporto di Confabitare (per consultarlo cliccate sul link in fondo all’articolo) emerge invece che l’aliquota media nei comuni della provincia di Bologna per l’abitazione principale è del 4,71 per mille ed il 60% dei comuni ha deliberato un’aliquota tra il 4,1 e il 5 per mille. Detto ciò ricordo per l’ennesima volta che l’approvazione delle aliquote da parte del Gruppo consiliare PD è stata dettagliatamente argomentata sia nelle sedi istituzionali che sui mezzi di informazione del PD (sito internet e giornalino “Molinella a confronto”) e, pertanto, credo sia opportuno evitare di ripetere ciò che già è stato detto e scritto per non tediare ulteriormente chi legge. Tuttavia, mi preme sottolineare che il nostro voto favorevole – anche alla luce di aliquote che rientravano nella media provinciale – è stato “subordinato” alla nostra proposta (accettata dalla Giunta) di destinare l’extragettito reveniente dalla riscossione dell’IMU (stimato in 35.000 euro) alla costituzione di un Fondo a sostegno delle famiglie molinellesi in difficoltà economica. Su questa proposta Molinella Civica non si è mai espressa, né in Consiglio comunale né altrove: evidentemente riterrà trascurabile l’aiuto alle famiglie bisognose.
Per la seconda questione contenuta nell’articolo di Sgarbi (la ricerca di alleanze da parte del PD locale), considero la tesi del Capogruppo di MC una supposizione e come tale è puramente soggettiva e priva di riscontro oggettivo. In sintesi: un inutile esercizio dell’intelletto.
Votare a favore di una delibera, di cui si condivide la necessità, non significa fare inciuci o cercare alleanze – come insinua il Capogruppo di MC – ma molto più semplicemente significa essere d’accordo, su una determinata questione, in totale libertà di espressione del pensiero e senza pregiudizi. Significa esercitare il mandato di consiglieri comunali responsabilmente e senza vincoli, manifestando il dissenso o l’assenso a seconda della questione trattata ed avendo come stella polare l’interesse della comunità.
Spero possa finire al più presto il periodo in cui le opposte fazioni partitiche disfano anche ciò che di buono e positivo viene fatto dal competitore politico solamente perché realizzato dalla parte avversa.
Questo modo di far politica è irresponsabile, infantile e nuoce alla comunità che rischia l’immobilismo e la perenne immaturità politica.
Ciò che occorre è invece il confronto di idee, anche se lontane. E per fare ciò serve dialogare seriamente e con umiltà. Ed il PD è una forza politica aperta, senza pregiudizi, attenta alla realtà molinellese ed impegnata in Consiglio comunale ad interpretare in modo costruttivo ed onesto il ruolo che le è stato conferito dai cittadini. Ed è anche pronta ad amministrare il Comune se sarà chiamata a farlo ma, di fatto, non è alla ricerca di alleanze con chi ha compiuto o compie scelte politiche di cui non condivide i contenuti ed i metodi. E su questo punto, se si vuole esser seri e non inclini al pettegolezzo, il riscontro oggettivo c’è. Ma il PD non accetta nemmeno lezioni di comportamento da chi distorce l’informazione ai cittadini (la tabella delle aliquote IMU), omette parti importanti della realtà oggettiva (la nostra proposta di costituire un Fondo di solidarietà), usando toni propagandistici per ottenere un effimero tornaconto personale o di bottega.
Aldo Casoni
Capogruppo PD Molinella al consiglio comunale
Scarica il rapporto Confabitare relativo all’aliquota media della provincia di Bologna