Un programma politico è una cosa seria. E’ la prima cosa che deve giungere a comprensione sia quando lo si legge e sopratutto quando lo si scrive.

Alcune parti di quel programma le ho scritte io; ci ho messo mesi per redarre a volte solo 3 righe di testo: non tanto per trovare la forma comunicativa giusta – tanto v’è chi scrive meglio di me a sostegno della pubblicazione – quanto per l’enorme responsabilità di ogni singola locuzione, il sapere di quando la gente lo leggerà.

All’inizio volevamo mettere sul piatto un elenco breve di quattro o cinque punti nodali, urgenti e vitali per la nostra comunità; qualcosa di condiviso e riconosciuto a tutti come problema da risolvere o questione di massima che richiede interventi. Sintetici ed efficaci. 

Questo intento è crollato più o meno il secondo giorno di lavori.

Siamo usciti tutti, abbiamo girato per i territori del Comune, la città e le campagne, le strade, i viottoli fianco i fossi (quelli non sfalciati intralciano il deflusso delle acque..), tutte le frazioni, le località, parlato con le persone del posto – scocciando anche qualcuno magari – per vedere (e raccogliere, documentare) qual è lo stato effettivo del nostro territorio. Questo perché sovente a tutti noi può capitare di passare in un posto e vedere qualcosa che fa storcere il naso, qualcosa che anche il solo buon senso ti suggerisce essere sbagliato, trascurato, incivile; poi si passa e si va, qualche volta il pensiero ci accompagna a destinazione qualche altra volta si fa spallucce che tanto nessun ci farà mai nulla – passa e vai. Ecco il quel momento in cui vedi qualcosa che non ti piace e che non dovrebbe essere così – e non lo segnali – sei tu l’incivile. Devo dire che ho fatto così anche io in passato, magari durante un giro in bicicletta, passando in macchina mentre si va al lavoro, guardando fuori dal finestrino del treno, camminando per strada. Mi sono reso conto della grande responsabilità che ciascuno di noi può e deve avere.

Poi c’e’ un’altra grande responsabilità – se vogliamo fare le cose da persone serie: nel programma si scrivono gli intenti e le proposte che vorremmo realizzare. Ok. Gli intenti. Ecco questa si sarebbe chiamata demagogia, questo è quello che fanno gli altri, scrivono quello che la gente vuole sentirsi dire; il che non significa che queste cose siano sbagliate ma che sovente non c’e’ stato nemmeno un briciolo di studio di fattibilità, lo scrivono perché ci deve essere costi quel che costi (e poi non lo fanno perché appunto costa troppo o si blocca da qualche parte nella burocrazia). 

Ci abbiamo messo proprio tanto a scrivere questo programma dal nome di #molinella14 – che vuol essere il punto di partenza e non il punto di arrivo. Tutti i gruppi di lavoro e gli stessi candidati sono stati scelti in base alle loro specifiche conoscenze, alla loro professionalità – menti da impiegare per trovare le soluzioni compatibili con il nostro territorio.

In effetti il prodotto di questo lavoro è quanto di più simile ad un business planun piano di sviluppo e realizzazione di progetto tenendo conto di tutti gli aspetti realizzativi nonché delle coperture finanziarie per ciascun singolo punto. Personalmente, per la parte che mi riguardava, sono andato negli uffici regionali e presso le dirigenze degli enti relativi ad informarmi, a chiedere quali sono gli iter e quanto tempo comportano, quale e se c’e’ una disponibilità di fondi (regionali, bandi, europei, di progetto-impresa, di sviluppo) per realizzare le opere che ho poi scritto nel programma.

Posso quindi dire che tutto quanto è stato scritto si può realizzare (e si poteva già realizzare in passato). Non è demagogia. E’ voglia di fare allo stato puro. I programmi generici, scritti su argomenti di massima, quelli di denuncia e di opposizione devo dire che sono molto facili da scrivere; posso dirlo ora almeno, dato che ho visto cosa significa scrivere un programma di proposte e nel mentre studiare come realizzarle, in che tempi e con quale impegno economico (alcuni punti si possono realizzare a costo zero per la comunità!).

E’ per questo che confido in questo gruppo di persone che si propone di amministrare il Comune di Molinella. 

Stefano Stegani
PD Molinella