Il documento di Politica ambientale del Comune di Molinella, approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 77 del 8.7.2013, pubblicato sul sito del Comune, è molto interessante nella sua lettura sia per gli intenti che per gli sforzi futuri che l’attuale Amministrazione vorrebbe mettere in campo nel miglioramento della vita dei suoi cittadini.

 

Cosa dice il documento?

Leggendo tale documento, siccome tratta un tema ambientale, mi sono posto alcune domande ed allo stesso tempo ho voluto fare alcune considerazioni, da cittadino di questo Comune su come viene condotta la gestione dei rifiuti solidi urbani ed anche sulla gestione del servizio idrico integrato e di depurazione delle acque reflue. Quest’ultimo servizio è gestito da Hera Spa., anche se il piano finanziario sugli investimenti per nuova realizzazione di reti adeguamenti/ampliamenti ed il trattamento delle acque reflue, viene realizzato e proposto al Gestore dall’Amministrazione Comunale.

Visti i vincoli di bilancio sul controllo alla spesa pubblica imposta dell’amministrazione dello Stato, insieme alle continue difficoltà che le Amministrazioni locali hanno nel rispettare il patto di stabilità, è probabile che le risorse economiche siano esigue rispetto alle tempistiche necessarie per la realizzazione di eventuali progetti importanti in un tempo che intercorra tra il 2013 ed il 2015.

Su di un periodico locale è stato scritto un articolo inerente all’ottenimento, da parte del Comune di Molinella, della certificazione Emas, “ Importante certificazione Ambientale “ . Tuttavia mi sfugge un passaggio: forse non essendo io abbastanza preparato in materia, non riesco a capire come il nostro Comune possa avere raggiunto tale riconoscimento. Suppongo che non lo si possa ottenere solo con una dichiarazione di intenti per migliorare la qualità ambientale o con certificati bianchi legati al progetto di adeguamento della pubblica illuminazione. Sgombrando il campo da ogni dubbio, l’ottenimento di tale riconoscimento è ragione di orgoglio per la nostra comunità, ma allo stato attuale mi preoccupa il suo mantenimento e per ricordare agli attuali Amministratori e a noi tutti, gli obbiettivi che forse non sono ancora stati raggiunti, allego un estratto delle caratteristiche che compongono la certificazione Emas.

 

Che cos’è la Certificazione Emas?

emasIl Sesto Programma Comunitario di Azione per l’ambiente denominato “Ambiente 2010: il nostro futuro, la nostra scelta”, nel periodo compreso tra luglio 2002 e luglio 2012, fissa le priorità e gli obiettivi della politica ambientale della UE per i prossimi anni.

Il programma si concentra su quattro settori prioritari (cambiamento climatico, biodiversità, ambiente e salute, gestione sostenibile delle risorse e dei rifiuti) sui quali intervenire attraverso cinque assi di azione strategica: migliorare l’applicazione della legislazione vigente, integrare le tematiche ambientali nelle altre politiche, collaborare con il mercato, tener conto dell’ambiente nelle decisioni in materia di assetto e gestione territoriale, coinvolgere i cittadini aiutandoli a modificare il loro comportamento.
Obiettivo, quindi, del programma è l’educazione dei consumatori che, attraverso una accessibile e corretta informazione in materia di ambiente, potranno scegliere i prodotti più ecologici, orientando così il mercato e migliorare, nel contempo, la qualità della vita.
ecolabelLo stesso programma indica come strumenti idonei nell’attuare la politica di cui sopra i Regolamenti ad attuazione volontaria denominati EMAS ed ECOLABEL.

Vivo a Molinella da sempre, attualmente lavoro fuori comune, però non mi sembra di aver visto la pubblicità per convocazioni alla cittadinanza per convegni/incontri rivolti a sensibilizzare la collettività sulla educazione ambientale, incentivando tutti a diventare dei buoni consumatori e rispettosi in materia ambientale e allo scopo di renderci attenti nella scelta di prodotti di uso comune e più ecologici rispetto ad altri.

Concretamente parlando, faccio una valutazione di merito sulle scelte politiche volte alla gestione dei rifiuti solidi urbani nel nostro territorio.

 

Come avviene la gestione dei rifiuti a Molinella?

La raccolta dei rifiuti solidi urbani indifferenziati avviene con un n. superiore a 600 contenitori stradali in metallo aventi volumetria variabile “ lt 240 e lt 360 “, oltre 100 contenitori per la raccolta della carta e del cartone assieme e un numero non esiguo di campane bianche per la raccolta del multi materiale “ plastica, polistirene vetro, barattolame in metallo e alluminio “ queste ultime sono poco produttive per il riciclo a causa delle varie tipologie di materiali che vengono collocati al loro interno, inoltre tale sistema è stato abbandonato da oltre il 90% delle Amministrazioni.

Parlando di obbiettivi, uno dei più importanti per il migliorare la qualità della vita dei cittadini è la gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti ed è chiaro a tutti che le scelte o le mancate scelte di una Amministazione Pubblica sono particolarmente impattanti sull’ambiente.

Visto che il Comune di Molinella ha scelto di mantenere, nella raccolta dei rifiuti solidi urbani, i contenitori stradali e considerato che il servizio di raccolta ha dei costi fissi, proviamo ad ipotizzare cosa costa attualmente lo smaltimento dei materiali dato che questi compongono la parte variabile della spesa. Considerando la produzione totale dei rifiuti nell’anno appena passato, tenendo conto del numero degli abitanti e degli effetti della crisi economica con la contrazione dei consumi, possiamo stimare un monte rifiuti totale pari a 10.000 tonnellate.
Per l’attuale tipologia del servizio, raccolta a contenitori stradali ed il loro cospicuo numero presente sul territorio, si presume che il dato del 35% di raccolta differenziata sia abbastanza reale quindi resta il 65% di indifferenziato da inviare all’inceneritore o in discarica. Per questo motivo l’indifferenziato lo si può stimare in una quantità pari a 6500 Tonnellate mentre le 3500 Tonnellate rimanenti, sono materiali differenziati da mandare a recupero. Tale analisi è suffragata dal fatto che all’interno del materiale indifferenziato sono comprese le quantità di rifiuto derivanti dalla pulizia meccanizzata delle stradale ed anche il rifiuto umido non separato e non raccolto, denominato frazione umida, che oltre ad avere un notevole peso specifico, lo si stima in una percentuale massima del 35% del monte totale dei rifiuti.

Mi preme Inserire alcuni dati normativi che danno il senso della misura sul tipo di raccolta differenziata che viene attualmente effettuata a Molinella.

La normativa nazionale pone precisi obiettivi di raccolta differenziata (art. 205 del D.Lgs. 152/06 e articolo 1, comma 1108, della Legge 296/2006 – Finanziaria 2007) da conseguire in ciascun Ambito Territoriale Ottimale:

  • 35% entro il 2006 (art. 205 D.Lgs. 152/06);
  • 40% entro il 2007 (Legge 296/06 – Finanziaria 2007);
  • 45% entro il 2008 (art. 205 D.Lgs. 152/06);
  • 50% entro il 2009 (Legge 296/06 – Finanziaria 2007);
  • 60% entro il 2011 (Legge 296/06 – Finanziaria 2007);
  • 65% entro il 2012 (art. 205 D.Lgs. 152/06).

Vista la sopra scritta tabella, l’idea che ognuno di noi può farsi è che siamo rimasti fermi all’anno 2006.

Proviamo a fare un esempio concreto con i numeri per capire meglio, quali sono le cifre economiche necessarie allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani indifferenziati che noi tutti paghiamo. Per smaltire una tonnellata di rifiuto indifferenziato servono € 115,75.
Utilizzando le quantità che abbiamo stimato nel paragrafo precedente, per smaltire 6500 Tonnellate di rifiuto indifferenziato si dovrà sostenere un costo pari ad € 752.375,00 al netto dell’Istat del 1,5% e degli oneri fiscali che incidono nella misura del 10%.

 

Quanto si risparmerebbe con una gestione virtuosa dei rifiuti?

Ipotizziamo che Molinella sia tra i molti comuni virtuosi dell’area Bolognese che arrivano, già oggi, ad una raccolta differenziata del 75% e una produzione di indifferenziato pari al 25%. La somma di denaro che servirebbero per lo smaltimento di quest’ultima frazione sarebbe di € 289.375,00 sempre al netto dell’Istat e degli oneri fiscali.
Nella seconda ipotesi, alla notevole minore spesa per gli smaltimenti, si dovrebbero aggiungere le somme recuperate dai contributi CONAI derivanti dal riciclo dei materiali mandati alle varie piattaforme di conferimento. Alla luce delle considerazioni fatte, se andassimo ad inserire le quantità di raccolta differenziata, per le varie frazioni di materiali all’interno della sotto indicata tabella, potremmo capire quali potrebbero essere i mancati introiti economici che andrebbero a coprire una parte delle spese che il Comune sostiene per la gestione dei rifiuti.

tabelle conai

Nella speranza che l’Amministrazione Comunale di Molinella, al di là delle cerificazioni ottenute, abbia una maggiore attenzione, in tema ambientale, vediamo come possiamo sciogliere qualche dubbio nel momento in cui dobbiamo differenziare i rifiuti che tutti i giorni vengono prodotti all’interno delle nostre abitazioni.

 

Come si fa una vera raccolta differenziata?

La domanda che ci dobbiamo porre è : MA SONO PROPRIO TUTTI RIFIUTI?

ricicloriuso Per diventare virtuosi ATTENZIONE ALLA REGOLA DELLE 4 “ERRE”

  • Riutilizzo
  • Recupero
  • Riduzione
  • Riciclo

Sistemi di raccolta differenziata dei rifiuti alternativa a quella attualmente utilizzata con il sistema a contenitori stradali sicuramente più efficaci possono essere:

  • PORTA A PORTA O SISTEMA A CALOTTE
  • Come differenziare correttamente i rifiuti prodotti.

     

CARTA

campana cartaCosa mettere nella campana e/o sacco azzurro:
carta da pacco, cartone ondulato, fotocopie (senza parti adesive, metallo, plastica), fustini di cartone, giornali, libri vecchi, quaderni, riviste, sacchetti di carta, scatole per alimenti, contenitori per bevande in tetrapak (acqua, latte, succhi di frutta, ecc.)
Cosa NON mettere:
piatti di carta, carta chimica o plastificata, carta oleata o sporca di colla o altre sostanze, nylon, cellophane

 

PLASTICA

cassonetto plasticaCosa mettere nel cassonetto e/o sacco giallo:
DALLA CUCINA: bottiglie per liquidi, contenitori, buste e barattoli per alimenti, cassette in plastica per prodotti ortofrutticoli, reti per frutta e verdura, vaschette portauova in plastica, vaschette di gelati.
PRODOTTI PER IGIENE E PULIZIA: contenitori di prodotti per igiene e pulizia (marchiati PET, PVC, PE), flaconi per detersivi, saponi liquidi, ecc.
IMBALLAGGI VARI: sacchi e sacchetti di plastica e nylon, nylon (per imballaggio di vestiti, giornali, ecc.), cellophane, polistirolo.
Cosa NON mettere:
Oggetti in plastica che non sono imballaggi, giocattoli, grucce appendiabiti, tappetini, spugne e stracci, bicchieri, piatti e posate di plastica, arredi ed elettrodomestici in plastica, gomma, materiali edili, contenitori in plastica etichettati per materiali pericolosi, tossici, infiammabili o corrosivi.

 

VETRO E LATTINE

campana vetroCosa mettere nella campana:
barattoli, scatolette in metallo, bicchieri di vetro, bottiglie per acqua, bibite e detersivi, cristallo, lattine (marchiate ACC e AL), contenitori e fogli di alluminio, coperchi yogurt e vasetti, bombolette spray esaurite. I contenitori sporchi devono essere vuoti prima di venire inseriti nelle campane
Cosa NON mettere nella campana:
oggetti in ceramica e porcellana (piatti, tazzine, ecc.), lampadine, lampade fluorescenti (es. neon), oggetti di vetro che non possono essere inseriti nelle campane perché troppo voluminosi e che vanno portati alla Stazione Ecologica o, a seconda dei casi (es. specchiera), ritirati attraverso il servizio gratuito a domicilio per i rifiuti ingombranti.

 

RIFIUTI ORGANICI

cassonetto organicoCosa mettere nel cassonetto dell’Organico:
DALLA CUCINA: avanzi di cibo, carta da cucina bianca, filtri di the, tisane, caffè, frutta e verdura, gusci d’uovo, ossa, resti di pesce e carne, pane raffermo, piatti/bicchieri/posate biodegradabili, tovaglioli.
DAL GIARDINO: erba (se in piccole quantità), fiori secchi e recisi, pezzetti di legno, cenere di legna spenta.
ALTRO: fazzoletti, salviette di carta, paglia e segatura.
Cosa NON mettere nel cassonetto dell’Organico
Non inserire altre tipologie di rifiuti (es: lettiera per gatti, pannolini)

 

Conclusioni

Concludendo questa riflessione per ragioni di spazio auspico che anche Molinella possa raggiungere tutti gli obiettivi per il mantenimento della certificazione EMAS e contestualmente entrare a far parte di quei Comuni, che all’interno della nostra Provincia superano la soglia del 70% di raccolta differenziata dei rifiuti.

Gianni Righetti
PD Molinella