Applicazione delle aliquote IMU per l’anno 2012: le motivazioni che hanno portato il Gruppo consiliare PD ad approvare la delibera, condizionandola alla realizzazione della proposta di destinare l’extragettito incassato al sostegno delle famiglie molinellesi in difficoltà economica.
L’IMU, la nuova tassa sugli immobili, è stata al centro del dibattito politico di questi ultimi mesi ed è stata un vero tormentone per cittadini e politici: i primi perché devono pagarla, i secondi perché la devono applicare e ne potrebbero pagare le conseguenze elettorali.
E proprio dalla politica ci sono stati diversi punti di vista e soluzioni alla questione IMU, fatte da economisti improvvisati che riproponevano un vecchio vizio della politica italiana e cioè il ricorso a soluzioni populiste per i problemi del Paese.
Sicuramente in questo momento di crisi economica uno dei problemi più sentiti da moltissimi italiani è proprio l’IMU sull’abitazione principale. Perché mette le mani nelle tasche dei cittadini colpendo un bene che nella quasi totalità dei casi è il frutto dei risparmi e dei sacrifici di una vita lavorativa e che, per tale motivo, viene percepita come ingiusta.
In linea di massima si potrebbe essere d’accordo sulla sua totale o parziale abolizione come è stato nel recente passato.
Ma, con molto realismo, non si può non tener conto del contesto in cui ci troviamo, in cui si trova l’Italia alle prese con una a dir poco preoccupante situazione dei conti pubblici che ha obbligato i governi a manovre economiche sempre più penalizzanti nei confronti degli Enti locali, i quali stanno subendo tagli sempre più pesanti sui trasferimenti statali. Mentre i Comuni, da parte loro per quanto riguarda l’IMU, diventano una sorta di esattori dello Stato senza acquisire una vera autonomia fiscale che si potrebbe ottenere se i soldi prelevati con la nuova tassa sugli immobili rimanessero nelle casse comunali almeno nella misura del 75% e successivamente per l’intero introito, dando così vita al “federalismo dell’IMU”.
Quindi, per quanto ci riguarda e al di là di alcune discutibili scelte politiche di questa Giunta che non condividiamo – come più volte abbiamo sostenuto – e che potrebbero anche aver influito sulla modulazione delle aliquote, l’applicazione della nuova imposta non può essere messa in discussione perché risponde all’esigenza concreta di reperire risorse per far fronte alle esigenze della cittadinanza. Altrimenti, dobbiamo domandarci: con quali soldi pagheremmo i servizi ai cittadini? E le opere pubbliche? Forse con l’accensione di altri mutui? Crediamo decisamente che sarebbe una scelta inopportuna, di corto respiro per chi amministra attualmente e che metterebbe in difficoltà anche le future amministrazioni.
Come opposizione, poi, sarebbe stato facile farci promotori di proposte demagogiche – come l’applicazione di aliquote un po’ più basse dello 0,2 o dello 0,3 per 1000 – ma non è questo lo stile con cui vogliamo esercitare il mandato ricevuto dai nostri elettori ed in questa circostanza – a nostro parere – sarebbe stato soltanto un atteggiamento populista ed irresponsabile. Soprattutto nell’attuale momento di forte difficoltà finanziaria per tutte le casse pubbliche e perché, poi, i conti – anche se non è compito dell’opposizione – si devono far quadrare se si ha a cuore il bene della comunità.
Quindi, abbiamo ritenuto più utile avanzare una proposta costruttiva – subordinata alla questione IMU – che avesse come scopo l’aiuto alle famiglie in difficoltà economica.
In altri termini, se con l’IMU si mettono le mani nelle tasche dei cittadini, con la realizzazione della nostra proposta si aiutano le famiglie di Molinella che versano in gravi condizioni di disagio economico, utilizzando come risorsa l’eccedenza tra i tagli ai trasferimenti statali subiti dal Comune e ciò che si incasserà dall’IMU.
Allo stesso tempo, però, abbiamo – come sempre – sollecitato l’Amministrazione comunale a ridurre le spese inutili che il nostro Comune sostiene e ad attuare con più incisività politiche volte al raggiungimento di maggiori risparmi finalizzati alla riduzione delle aliquote IMU da applicare nei prossimi anni.
Come premessa alla dichiarazione di voto del nostro Gruppo abbiamo fatto una considerazione di carattere generale ma che riteniamo sostanziale nel dibattito su questo come su altri argomenti che toccano la vita e la quotidianità delle persone:
crediamo che, se nei momenti di benessere è sbagliato pensare solo alla politica economica senza preoccuparsi della politica sociale di un intero Paese come di una comunità piccola o grande che sia, a maggior ragione nei momenti di crisi – come quella che stiamo vivendo – è addirittura folle focalizzarsi solo sulla politica economica senza realizzare un’adeguata politica sociale che temperi le sempre maggiori differenze tra le varie fasce sociali.
In altri termini, non ci si può preoccupare soltanto dell’aumento dello spread, cioè la differenza tra i tassi dei titoli governativi dei Paesi dell’area euro ma anche e soprattutto dell’aumento delle sperequazioni sociali che alimenta l’iniquità e le tensioni che portano la società sull’orlo del baratro.
Come ha scritto recentemente l’economista Jean Paul Fitoussi: «Ha contribuito all’aumento delle diseguaglianze (e quindi della povertà) la diffusa fede che per guadagnare in competitività in un’epoca di globalizzazione, le cose più importanti fossero diminuire il Welfare, ridurre il costo del lavoro, non tassare i ricchi con imposte sempre più regressive. È importante invece rendersi conto che il sistema capitalistico non potrà sopravvivere in un contesto ad alta diseguaglianza», come dimostrato dal fatto che i Paesi a più alta eguaglianza sono anche quelli che, coniugando rigore ed equità, stanno affrontando meglio la crisi.
E’ di questi giorni il rapporto dell’ISTAT sulla “Povertà in Italia nel 2011”: sono 8 milioni le persone considerate “povere” e quasi 3 milioni e mezzo quelle appartenenti alla fascia definita della “indigenza assoluta”.
Una famiglia italiana su cinque.
E’ un dato preoccupante che deve farci riflettere. Anche se la situazione nella nostra Regione e nel nostro Comune risulta meno grave che altrove, essa è comunque presente ed è in aumento rispetto a pochi anni fa.
Quindi, crediamo sia di importante rilevanza ogni azione, anche minima, volta al sostegno di chi si trova in situazioni di difficoltà economica e le Amministrazione comunali – cioè le istituzioni più vicine ai cittadini – hanno il dovere di fare qualcosa.
Inoltre, vogliamo ricordare che nel 2008 – con il Governo Prodi in carica – e ancora fuori dalla grave crisi economica che ci avrebbe colpito negli anni successivi, nel Bilancio dello Stato italiano c’erano 2 miliardi stanziati per il Fondo Sociale.
Oggi, a distanza di soli tre anni e mezzo, quella voce è pari a zero. E non occorre essere esperti economisti per sapere che è nei momenti di crisi economica che sono necessarie più risorse per la tenuta sociale di un Paese civile e democratico, di un Paese normale.
La proposta del Gruppo consiliare Partito Democratico, che abbiamo formulato nella dichiarazione di voto (che riportiamo qui sotto), consiste nel destinare l’extragettito incassato dall’IMU ad un Fondo per il sostegno delle famiglie molinellesi in difficoltà. Se l’extragettito effettivamente incassato dovesse essere quello stimato, cioè circa 35.000 euro, crediamo che si potrebbe aiutare per un anno un discreto numero di famiglie.
Naturalmente, coinvolgendo anche la Commissione consiliare “Servizi alla persona”, andranno individuate alcune categorie di bisogni primari come ad es. il pagamento della rata del mutuo o dell’affitto della casa, oppure il pagamento delle bollette domestiche o di spese impreviste ma inderogabili e andrà redatto un Regolamento che disciplini nel dettaglio la materia per far sì che le risorse destinate vadano a chi realmente ne ha bisogno.
Questa proposta l’avevamo già avanzata durante una riunione dei capigruppo e della Giunta del 25 giugno scorso, convocata dal Sindaco e con la presenza di alcuni assessori ed era stata accolta favorevolmente dal Sindaco stesso e dagli assessori Gabusi e Mazzanti i quali, anche nella discussione consiliare, hanno confermato il loro parere.
PD Molinella
CONSIGLIO COMUNALE DEL 23 LUGLIO 2012.
Dichiarazione di voto Gruppo consiliare Partito Democratico
Oggetto: determinazione aliquote Imposta Municipale propria – Anno 2012.
Vista la deliberazione in oggetto;
considerato il parere favorevole espresso dal Sindaco Bruno Selva e dagli assessori Andrea Gabusi e Luca Mazzanti – presenti alla riunione dei capigruppo svoltasi nella sede municipale in data 25 giugno 2012 – alla proposta formulata dal capogruppo Aldo Casoni in nome del Gruppo consiliare Partito Democratico di costituire un “Fondo a sostegno delle famiglie in difficoltà economica residenti nel Comune di Molinella”;
che tale Fondo venga costituito mediante la creazione di una voce di risorsa da inserire nel Bilancio annuale di previsione ed alimentata dall’effettivo extragettito derivante dall’IMU incassata o da una percentuale della stessa e sia finalizzato al sostegno economico delle famiglie in difficoltà, individuando alcune categorie di bisogni prioritari, previa redazione di un regolamento che ne disciplini la materia individuando i soggetti fruitori e i requisiti per l’accesso;
il Gruppo consiliare Partito Democratico esprime parere favorevole alla deliberazione in oggetto riservandosi di presentare in un prossimo Consiglio comunale (o alla Commissione consiliare “Servizi alla Persona”) un ordine del giorno che specifichi nel dettaglio la proposta suddetta ed impegni la Giunta alla sua realizzazione.
Aldo Casoni
Capogruppo consiliare Partito Democratico
Per chi volesse approfondire:
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N° 28 del 23/07/2012
OGGETTO: APPROVAZIONE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELL’IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA
Scarica la deliberazione CC n.28
Regolamento per la disciplina dell’imposta municipale propria (allegato alla deliberazione CC n.28)
Scarica il regolamento
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N° 29 del 23/07/2012
OGGETTO: DETERMINAZIONE ALIQUOTE IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA – ANNO 2012.
Scarica la deliberazione CC n.29