In un Comune quando si parla di frazioni sembra sempre di avere a che fare con realtà lontane, sovente indifferenti a quanto accade nel capoluogo, il quale dispone di attenzioni che ad altri sono negate; sembra di parlare di nuclei orgogliosamente indipendenti i quali si rivolgono al proprio centro amministrativo solo per questioni di necessità non diversamente ed internamente risolvibili; in un paese del resto è più radicata la voglia di risolversele da soli le questioni che riguardano il paese medesimo ed al contempo se proprio non ci si conosce già, si sa a chi rivolgersi.
Eppure le frazioni sono l’altra metà di un Comune, quelle che in realtà meriterebbero ora la maggior attenzione da parte dell’Amministrazione in quanto è facile dirigere interesse alla città in cui si opera come altrettanto lo è tendere a trascurare luoghi anche solo di pochi chilometri più distanti solo perchè la loro voce è più flebile.
Le frazioni caratterizzano il territorio e lo animano, nelle frazioni esiste e matura l’economia del borgo che nulla invidia per solidità a quella del capoluogo ed anzi sovente dispone di eccellenze tutte da scoprire.
Il semplice piano di coesione si dovrebbe concretizzare nelle iniziative condivise a tutti, che in altre parole è: ciò che si attua per il capoluogo deve attuarsi anche per le frazioni, simultaneamente, delegando onori ed oneri a persone, volontari che per amore del luogo in cui vivono – come noi del resto – dedicano una parte del loro tempo libero alla propria comunità, rendendoli a tutti gli effetti portatori del nome “partecipazione” e non, come spesso accade, recettori passivi di quanto il centro ha disposto.
Per una Pubblica Amministrazione la locuzione “lo possiamo fare” dovrebbe tenere conto non solo del luogo più comodo e facile presso il quale è possibile attuare un provvedimento di sostegno e sviluppo, quanto dell’insieme della popolazione, avendo cura di analizzare anzi tutto le necessità, le disponibilità e le possibilità di attuazione, prima di disporre soluzioni alle quali potranno accedere solo una parte delle suddette persone.
Gli strumenti per un dialogo degno di questo nome dovrebbero essere gli stessi Consigli di Partecipazione che furono aboliti anni fa, i quali oltre a raccogliere le problematiche delle singole frazioni, potrebbero snellire ed alleggerire di molto il lavoro di indagine dell’Amministrazione circa le problematiche e le necessità della popolazione, trovandosi agli effetti più responsivi. La Pubblica Amministrazione è cosa che riguarda tutti del resto.