L’ha fatto non solo nelle pieghe di bilanci, non solo nell’efficientamento del lavoro della macchina amministrativa, non solo nella diplomazia intra ed extracomunale.
Non solo. Abbiamo ricostruito, piano piano, una base economico-sociale, ancora prima che politica, che fosse protagonista consapevole di un periodo di ripartenza.
Una grande sfida, soprattutto per le difficoltà strutturali che si sono incontrate: una scuola di musica in perdita, un Palazzetto dello Sport mal tenuto, un asilo nido e una scuola superiore chiuse per terremoto – a cui doveva aggiungersi la situazione di degrado provocata dallo stallo dei lavori su via Bentivogli -, un centro di raccolta sangue che rischiava di vedersi chiuso, con conseguenti disagi e malumori di tutti.
Bene: tutte queste inefficienze sono state valutate in maniera obiettiva. Cosa non va? Qual è il modo migliore per riconsegnare alla comunità spazi essenziali per la vita sociale, di tutti i giorni, che dovrebbero essere mantenuti ad un livello accettabile, e non lasciati affondare nelle erbacce dell’incuria e della mala gestione?
Il percorso ha avuto più sfaccettature: dal costante dialogo con le parti sociali ed economiche del territorio, ad un decisionismo dell’amministrazione dovuti al fatto che, citando (a metà) “Il Corvo”, non si può discutere per sempre.
E così abbiamo riconsegnato alla comunità un asilo nido rinnovato, ricostruito, efficiente e ad un costo più che sostenibile (grazie ai fondi regionali attivati ad hoc); una scuola superiore che, da quest’anno, ha già visto le proprie aule popolate da ragazzi alla prima campanella di settembre; un Palazzetto dello Sport in cui non piove più in campo – pur non nascondendo ulteriori difficoltà, che verranno valutate nel corso degli anni, grazie soprattutto al ritorno della gestione della struttura “in house”; sono visibili i primi interventi sul tratto di via Bentivogli, da dove è stata rimossa la famosa recinzione arancione, e provveduto allo sfalcio delle erbacce; si è riuscito a non perdere il centro di raccolta sangue all’ospedale civile di Molinella, servizio che è rimasto sul territorio grazie al grande lavoro degli assessori Paderni e Sabattini.
Sono tutte cose fatte, provabili, percepibili.
Nonostante tutto, sappiamo di essere solo all’inizio, e per questo abbiamo a cuore che le cose vengano fatte, non ci importa da chi, o come.
Però, permettetecelo, se è giusto protestare quando le cose non vanno come vorremmo, va dato atto quando a queste cose viene posto rimedio.
P.S: da parte del gruppo consiliare un caro e affettuoso saluto a Lina Falco, che ha rimesso nelle mani del Sindaco le sue deleghe a scuola, servizi educativi e pari opportunità. In questo anno e mezzo Lina ha dato tanto, portando le sue esperienze da insegnante nell’amministrazione: un grande in bocca al lupo per il suo futuro.
P.P.S: allo stesso tempo, e modo, diamo il benvenuto a Valentina Landi: persona di cuore e generosità innegabili, che ha accettato l’assessorato con entusiasmo e senso di responsabilità. Da parte mia e di noi tutti, un grande in bocca al lupo per il lavoro e le soddisfazioni che, siamo certi, non mancheranno.
Lorenzo Gualandi
Capogruppo “Partito Democratico – Dalla parte di Molinella”