Nei giorni scorsi, dopo circa un anno e mezzo, si è nuovamente riunito in presenza il nostro Direttivo. Temi tanti, partecipazione e voglia di confronto anche. Fare politica senza la possibilità di condividere spazi fisici e tempi adeguati a riflettere e a condividere idee ed opinioni è stato a dir poco straniante: con il ritorno ad una più o meno nuova normalità, e quindi allontanandocene progressivamente, coglieremo con sempre maggior nitidezza cosa abbiano effettivamente rappresentato per ognuno di noi e per le comunità di cui facciamo parte questi ultimi 18 mesi. Ce ne ricorderemo molto a lungo, è certo.

Tanti temi dicevo: le recenti elezioni amministrative, la scena politica nazionale e locale ed ovviamente il nostro Partito. E tanta partecipazione, a rimarcare come indipendentemente da come evolvano le nostre abitudini, per scelta o perché sollecitate da fattori esterni, una riflessione ed un confronto affinché siano in grado di creare valore, necessitano di spazi ma soprattutto di tempi adeguati. La velocizzazione e la digitalizzazione dei rapporti e delle relazioni sono evidentemente elementi di progresso da diversi punti di vista, ma non lo sono necessariamente per tutto e, soprattutto, non lo sono a prescindere.

Un paio di punti, tra i tanti, sono emersi quali elementi che rappresenteranno il riferimento del prosieguo della nostra attività.

Il primo è che la politica, a qualsiasi livello la si faccia, vive di idee, non di altro. E le idee nascono dalle persone, il cui coinvolgimento e la cui partecipazione restano gli elementi cardine attorno ai quali un partito politico fonda la sua stessa esistenza, il suo stesso significato. Concetto banale? Forse, ma non per queste meno vero. Nostro primo obiettivo è e sarà quindi proprio questo: incentivare, motivare, sostenere partecipazione e coinvolgimento di quante più persone possibile. Con la consapevolezza che questo comporta automaticamente l’assumersi la responsabilità di essere credibili, autorevoli, trasparenti. E chiari nella nostra identità e nella nostra linea politica.

Ed il secondo è la capacità di saper produrre contributi ed analisi critiche, perché la comprensione, la condivisione ed il confronto da qui passano: dalla capacità di ascolto, di riflessione e di critica, per non cadere nel tranello del pensare che la politica sia mero posizionamento o reiterata rivendicazione.

Politica è saper individuare problemi, saperli analizzare, saperne, soprattutto, individuare le soluzioni a beneficio della comunità. E per chi fa politica la priorità è saper combattere quello che è il vero nemico pubblico numero uno: la mancanza di spirito critico.

Roberto Paltrinieri
Segretario del PD di Molinella