Probabilmente siamo uno dei pochi paesi nel quale, dopo una tornata elettorale, alla domanda “chi ha vinto?” la risposta più coerente è “dipende”.

Con le elezioni amministrative individuare i vincitori è decisamente più semplice, ma anche in questo caso ci sono spazi per valutazioni soggettive.

Come sono andate le amministrative del 3 e 4 ottobre, tenendo comunque conto che tra 15 giorni ci saranno dei ballottaggi il cui esito potrebbe incidere molto?

Le vittorie di Sala e Lepore al primo turno si può dire che fossero in qualche modo attese ma non erano certo scontate. Ed è comunque un buonissimo risultato.

La vittoria al primo turno a Napoli non era scontata, di sicuro non lo era di queste proporzioni. Ed è un buonissimo risultato.

Andare al ballottaggio, da primi, a Torino è un buon risultato.

Andare al ballottaggio a Roma è un buon risultato (molto buono).

Oltre a questo, e con la convinzione che i buoni risultati possano diventare buonissimi tra 15 giorni, c’è che il cdx perde le amministrative: è un fatto.

Una cosa invece rischia a mio avviso di diventare oggetto di una narrazione che non mi convince, ovvero che l’alleanza PD-5S sia vincente in quanto tale, quasi un po’a prescindere. No, non lo penso e non lo credo. Anzi: credo e penso invece che i 5S dove possono dire di aver vinto (con percentuali lista comunque non esattamente trionfali), lo possano fare perché in coalizione con il PD a supporto di un candidato credibile ed autorevole agli occhi dell’elettorato e non certo un ultras dei vaffa day o, peggio, un fanatico delle manette.

A mio avviso, ad oggi, la portata della proposta dei 5S ed il loro valore in quanto tale la indicano i numeri laddove hanno corso da soli, anche (soprattutto?) dove hanno governato.

Anche dove il PD ha corso senza essere alleato dei 5S ci sono numeri che qualcosa dicono, come a Roma, Torino, Milano.

Non mi pare quindi che al momento si possa parlare di schemi strutturati e strutturali, e confido che ciò porti il nostro partito, per il tempo che ci aspetta, a non rincorrere nessuno ma ad imporre una propria identità chiara ed un’autorevole politica riformista.

Roberto Paltrinieri
Segretario PD Molinella