Il 4 Novembre si sono tenute le celebrazione per la giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

Molti, praticamente tutti, almeno una volta nella vita hanno sentito citare più o meno con contezza della realtà l’articolo 11 della nostra Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…”

Ebbene, molte volte la citazione si ferma alla prima parte dell’articolo 11 che seppur di grande sostanza, non dice tutto. E quanta retorica si spreca e si è sprecata su questa prima parte, credendo esaurisse il significato del tutto.

Ma i nostri padri costituenti furono lungimiranti, tanto che l’articolo 11 continua così: “…consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.

Già allora i nostri padri costituenti si immaginavano quindi un futuro in cui era necessario garantire “attivamente” la pace. E non volevano certo tenere fuori l’Italia da queste decisioni.

A questo servono le Forze Armate: di cui conosco molti componenti, tutti perfettamente ascrivibili alla parte che con maggior capacità e impegno rappresenta il paese.

Quindi: meno retorica, più approfondimento.

 

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