Siamo chiaramente contenti che nell’ultimo numero del Sottomarino Giallo, la redazione tutta pubblichi la constatazione che il cammino intrapreso dalla Fondazione Valeriani stia “proseguendo positivamente col supporto vigile e attento dell’amministrazione comunale”.

Questa dichiarazione arriva al termine di una rettifica riguardante proprio la Fondazione, su alcune inesattezze pubblicate sul medesimo giornale alcuni anni fa, che ora sono state superate dalle pubbliche scuse: può capitare a tutti di trarre abbaglio dalla lettura dei dati, soprattutto quando dei dati non si ha competenza cristallina.

Da questa vicenda si può trarre una lezione: quella di esprimersi su argomenti di cui si ha un minimo di competenza, per non incorrere in svarioni di vario genere e tipo. Oppure si può ignorare questo monito e muoversi su un terreno accidentato.

L’articolo che nel dicembre 2011 diede luogo a strascichi di tipo giudiziario aveva in calce la firma del Dottor Mingozzi: a leggere l’articolo che sull’ultimo numero dello stesso giornale reca la medesima firma, dopo un lungo e meditato silenzio, abbiamo qualche perplessità a ritenere che questo percorso sia stato per tutti occasione di accrescimento e prudenza.

Urge, parlare con chiarezza.

Il Dottor Mingozzi rappresenta nel suo articolo come, a suo dire, il Comune di Molinella abbia mutato convincimento sulla necessità di portare alla cittadinanza serate che avessero come tema la prevenzione e l’educazione sanitaria: non dando prima il patrocinio a un’associazione che lo richiedeva per iniziative analoghe per poi organizzare un evento simile, addirittura in competizione con le serate che la stessa associazione aveva intanto organizzato sul territorio, sfruttando legittimamente la libertà di iniziativa.

Non sappiamo se il Dottor Mingozzi abbia tutte le informazioni, ma prima che possa incorrere in altre inesattezze, che tanti triboli giudiziari gli sono costati in passato e che nessuno auspica lo possano vedere protagonista anche in futuro, gli forniamo almeno tre punti di riflessione e approfondimento.

Il primo: confidiamo che l’Amministrazione abbia il diritto di fare una valutazione sia sui contenuti delle iniziative che dovrebbe patrocinare, sia sulla possibilità che le viene lasciata di mettere mano ai contenuti stessi. Non crediamo che un patrocinio possa essere richiesto fornendo un pacchetto “prendere o lasciare”. Crediamo che chi rappresenta il pubblico debba avere la capacità e la possibilità di mettere le mani “dentro al motore”, se e quando lo ritenga necessario.

Il secondo: riteniamo sacrosanto che il Comune di Molinella, trovandosi nella condizione di avere una farmacia comunale affidata alla gestione della Fondazione Valeriani (altro ente che si annovera nel “pubblico”), possa patrocinare eventi e iniziative volti a trovare asset e collegamenti con le farmacie pubbliche. Massimo rispetto per chi fa impresa in questo settore nel privato, ma troveremmo pittoresco mettere il Comune nelle condizioni di patrocinare un’iniziativa che ha come conseguenza il rafforzamento di chi fa concorrenza al settore pubblico. Quando l’iniziativa ci è stata proposta, è parso evidente il profilarsi di problematiche di questo tipo. Ed è abbastanza elementare osservarlo anche dall’esterno, se c’è la volontà di volerlo vedere.

Il terzo: delle quattro serate organizzate da una realtà privata, in collaborazione con altre realtà private, solo una era parzialmente in sovrapposizione con l’iniziativa di approfondimento (peraltro molto riuscita: con quasi 200 persone in Auditorium) organizzata dall’Amministrazione Comunale. Rivedere in questo episodio vecchie divisioni, che oggi sono da catalogare nelle questioni del passato, pone qualche interrogativo sull’obiettività dell’osservatore.

Confidiamo che questi elementi di valutazione, ora a disposizione del Dottor Mingozzi, gli diano maggiore consapevolezza e prudenza nel dibattito pubblico. Per non ritrovarci a leggere di rettifiche o smentite fra 5 anni.

Massimo Paderni
Vicesegretario PD Molinella